martedì 28 ottobre 2008

Iaconi : "A Cesena chiederò ancora di stare attenti e concentrati, regaliamo troppi gol "

La consueta intervista del martedì di Iaconi ha un sapore speciale per l'incontro, alle porte, con il Cesena valido per il turno di Coppa Italia Pro.
Cosa chiederà ai grigiorossi che giocheranno con i romagnoli?
Iaconi risponde " Dirò che bisogna stare in campo sempre con ordine, bisogna giocare continuità non bisogna rilassarsi e diventare superficiali quando le partite sembrano facili e dare sempre un impulso alla partita: Naturale che dobbiamo lavorare su quelli che sono i nostri difetti mi pare che regaliamo troppi gol nonostante una buona solidità difensiva e una buona capacità di prendere poche conclusioni in porta. Quei pochi gol che abbiamo preso molti di questi sono derivati da gravi nostre responsabiltàa e questo è un decadimento di concentrazione e di attenzione che, secondo me, per noi è un difetto grave che, prima o poi, ci può costare caro " .

Difetto di singoli o di squadra ? .
Io direi più di squadra che di singoli perchè ormai abbiamo ruotato tanti singoli tanti singoli quindi vuol dire che c'è un decadimento di attenzione quando c'è una certa sicurezza verso l'andamento della partita. Questo ci è successo con il Pergocrema prendendo un gol assurdo, secondo me, domenica con il Legnano sul 2-0, altro gol assurdo e andando, poi, in difficoltà perche è normale che tu tieni in vita una squadra ( il Legnano nda ) che sembrava morta i problemi si capovolgono".
C'è l'impressione che questo possesso, nei momenti di inerzia, diventi uno scaricabarile .
" Più che un possesso palla diventa una melina"
Una melina Mister di chi non vuole prendersi responsabilità, non so questa è un impressione.
" Invece che una possibilità di andare a trovare nuove soluzioni di gioco si cerca sempre di tenere questa palla, nel senso di giocarla molto indietro, di preferire il passaggio indietro a quello in avanti. Per mezzora con il Legnano abbiamo giocato benissimo non concretizzando tantissimorispetto alla nostra supremazia, però abbiamo giocato molto bene contro una squadra con 10 uomini in area. Dopo il vantaggio siamo diventati un pò " melinari " non abbiamo avuto il possesso di palla per mettere in difficoltà gli avversari o chiudere la partita ".
Se i mediani anzichè passare la palla indietro - viene chiesto a Iaconi - la buttassero avanti, anche sbagliando, avrebbero la metà dei fischi .
" Questo è vero, molto dipende anche dalla difficoltà a trovare la giusta posizione del corpo prima di ricevere il passaggio perchè, in genere i ragazzi sono sempre orientati verso indietro e quindi bisogna lavorare sulle posture. Lì in mezzo al campo tanto tempo per giocare non l'hai : devi giocare di prima che diventa difficile se non stai messo bene con il corpo".
A chi gli fa notare che è difficile insegnarlo a 30 anni.
Iaconi ammette " Questo è un nostro difetto grave. Giocatori di una certa esperienza hanno ancora dei limiti da settore giovanili. Diciamo che anche gli altri hanno queste mancanze proprie della categoria".

Mister la si sente spesso, negli allenamenti, invitare alla giocata semplice: non l'hanno ancora capito ?
"Avviene perchè si predilige, spesso e volentieri, la giocata difficile anzi quella più facile. Dovrebbe essere il contrario: il più delle volte si gioca con una certa sicurezza anche in zone di campo vicino alla porta avversaria poi si cerca la giocata di effetto con un indice di difficoltà molto alto. Noi cerchiamo rifiniture difficilissime senza prendere in considerazione un cambio di campo o una cambio di gioco per avere molti più spazi per andare a rifinire o a tirare in porta ".
ll discorso scivola. inevitabilmente, su Saverino che Iaconi ha allenato lo scorso campionato a Ascoli in serie B.
Saverino ha problemi di testa, di allenamento, non si trova nella Serie C o nella squadra ?.

" Saverino " risponde Iaconi " ha fatto spesso questa categoria : il giocatore deve scaricarsi di troppe reponsabilità che si è preso e giocare più liberamente. Inanzitutto deve fare il mediano e non andare a avventurarsi, cercare il gol e lasciare sguarnita quella zona di campo e giocare con più spalvaderia . Deve essere un punto di riferimento nella continuità del gioco non nella estemporaneità del gioco : è un mediano e deve tessere il gioco ".
Non deve fare il regista dunque come prevede il modulo.
" Chi ha la palla è il regista " risponde Iaconi " Chi ha la palla è facilitato dal movimento dei compagni ".
Fonte:Il vascello

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