Turotti: «Allo ‘Zini’ il pubblico è fedele, il sostegno non deve mancare»
Nelle gare casalinghe in media 300tessere non vengono sfruttate: «Il dato va interpretato, anche dopo la batosta col Portogruaro il pubblico è ritornato»
CREMONA — Secondo i dati pubblicati dalla Lega Pro, la Cremonese dopo le prime quattro gare casalinghe si attesta al terzo posto del girone A come media spettatori (4161 contro i 10902 del Verona e i 5781 del Cesena). Per la Lega però fa fede il ‘venduto’, ossia la somma di abbonamenti e biglietti acquistati (sono esclusi gli omaggi)fornita da Lottomatica, ma il pubblico effettivo è minore, perché stando alle stime registrate in via Persico in media almeno 300 persone disertano lo ‘Zini’.
«Gran parte di queste persone — commenta il direttore generale Sandro Turotti basandosi sui dati registrati ai tornelli — risultano in possesso di una tessera. Non tutti i tagliandi in circolazione passano sotto il visore ottico, nel senso che restano inutilizzati.Entra quindi meno gente rispetto al ‘venduto’».
Segnale preoccupante?«Tutt’altro, i dati vanno interpretati.Gran parte delle tessere inutilizzate spesso risultano essere quelle delle autorità,quelle in possesso del personale di servizio o biglietti omaggio. Non credo che chi ha acquistato un abbonamento lo tenga in tasca.Può capitare un’assenzama è rara».
Insomma la gente risponde?«Eccome.Nonsolo la campagnaabbonamenti ha fatto più numeri della scorsa stagione, ma dopo la batosta contro il Portogruaro lo stadio ha registrato una media spettatori normale. La gente allo Zini viene per vedere la squadra».
Ritiene che l’atmosfera attorno alla squadra sia fredda?«Capisco che non sia facile dopo che il grande entusiasmo dell’anno scorso è stato smorzato di netto nella finale playoff. In primis è la Cremonese che deve trasmettere entusiasmo al pubblico, anche se a volte sembra che la squadra sia vittima della paura di vincere. Forse in questi casi il pubblico dovrebbe sostenere i ragazzi e non criticarli. Il pubblico va ringraziato perché è fedele,mase stiamouniti per novantaminuti ne giovano tutti». (i.g.)
Fonte:La Provincia

















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