Cremonese meglio in casa - Ma Iaconi lancia il modulo‘formato trasferta’
Il tecnico: «Alla squadra chiedo di crescere in personalità per avere la continuità vista col Monza»
CREMONA — Il successo contro il Monza, rotondo per il punteggio e per la prestazione costante,ha portato a quattro le vittorie consecutive allo ‘Zini’.
La domanda sorge spontanea: da dove nasce la differenza tra la Cremonese casalinga e quella formato trasferta?
Ivo Iaconi risponde introducendo una novità tattica che potrebbe caratterizzare già la sfida a Reggio Emilia.
«In casa — dice il tecnico grigiorosso — abbiamo più certezze, fuori traballiamo, ma nel complesso abbiamo fatto sempre risultati discreti, vanificati purtroppo dalle gare contro Padova e Ravenna. Chiaro che qualcosa in più dovremo fare. Alla squadrami preme dire che è venuto il momento di crescere in personalità, vedi domenica contro il Monza. Non dobbiamo tirare fuori gli artigli solo quando abbiamo l’acqua alla gola. Certo che se guardiamo le sconfitte e la classifica cresce il rammarico per non essere molto più avanti».
A Pistoia e nei minuti finali contro il Monza ha destato curiosità l’ingresso di un esterno per lasciare il solo Guidetti in avanti in una sorta di 4-3-2-1. Vista la poca compatibilità tra Guidetti e Temelin possiamo prendere quella indicazione come buona?
«Sì, è un’evoluzione del modulo, visto che abbiamo giocatori forti che è duro dover sacrificare».
Insomma affondi con gli esterni per l’unica punta?
«Ferrarese, Gherardi, Vitofrancesco, Gori, ma anche lo stesso Coda possono fare questo gioco. E davanti se non ci sarà Guidetti, ci sarà Temelin».
E’ nato l’assetto da trasferta?
«Sì, perché questa evoluzione nasce dalla necessità di sfruttare al massimo tutti i giocatori e le loro caratteristiche.Con questo modulo avremo anche il regista difensivo ».
Quindi non avremo più una Cremonese legata al 4-4-2?
«Nella mia carriera non ho mai fatto il 4-4-2 fino a Frosinone. Ho giocato con tutti i moduli possibili, poi a Frosinone per sfruttare meglio la rosa ho scelto il 4-4-2
che è anche un modulo abbastanza semplice da costruire. Anche la Cremonese avrebbe dovuto essere una squadra facilmente adattabile a questo schema».
In un organico di gente esperta, contro il Monza ha colpito invece l’importanza dei giovani.
«Anche io ritengo che la Cremonese sia una squadra esperta ma non lo ha dimostrato. Le sconfitte contro Padova e Ravenna sono maturate attorno ai minuti finali quando avevamo noi la palla. Eravamo più vicini a vincere che a perdere, ecco perché gente esperta non deve combinare queste cose. Quanto ai giovani, ci devono dare freschezza e imprevedibilità e direi che i nostri quattro sono potenzialmente bravi».
Una settimana per preparare il nuovo assetto?
«Per alzare il livello di attenzione: dall’allenamento alla partita dobbiamo lavorare sempre con massima applicazione. Voglio vedere quotidianamente quello che poi faremo la domenica in partita. Speriamo che le esperienze della prima parte del campionato siano state utili».
Fonte:La Provincia

















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