martedì 16 dicembre 2008

Le prime analisi di Emiliano Mondonico: "In attacco Guidetti è il nostro uomo, Temelin si riprenderà, quel che preoccupa è la fase difensiva".

Ha ragione: siamo a 8 punti dal vertice, ma solo a 6 dall'inferno
Ecco il nuovo vecchio mister. É proprio lui, il "Mondo". E' un Mondonico disteso e rilassato quello che si è presentato alla stampa grigiorossa alle 14 in via Persico, per la sua nuova avventura con la Cremonese. Un Mondonico rilassato ma comunque ben consapevole delle difficoltà che lo attendono, con una squadra costruita per vincere che può ancora farcela ma che dista 8 punti dalla vetta e -qualcuno deve pur badarci con la giusta preoccupazione - a solo 6 punti dai playout. Una situazione, ribadiamo, in cui è bene evitare voli pindarici.
Meno distesi i volti dei dirigenti grigiorossi presenti (Turotti, Fogliazza, Calcinoni) e soprattuto di Arvedi che è parso corrucciato e ha infatti esordito con queste eloquenti parole:
"Prima di tutto affermare che sono inquieto è dire poco. E' mio grande desiderio che non ci siano polemiche riguardo il passato, il mio pensiero va innanzitutto al nostro ex allenatore, sul piano umano ha tutta la mia solidarietà, deve pensare ora ad altri problemi e noi lo seguiremo da vicino come l'abbiamo fatto fino adesso. Come allenatore ho ripreso la persona che c'era già l'anno scorso e che poi se ne è andata per motivi tristi, anzi tristissimi sia per me che per voi, e che non voglio rivangare. E' venuto per ridare entusiasmo anche perchè se la squadra non recupera in questa seconda tornata di campionato poi ci sarà un bel punto di domanda..(parole chiarissime, non è difficile capire a cosa allude il presidente - ndr). Se avete qualche domanda fate pure, sono disponibile ma preferirei limitare le parole. Ora devono parlare i fatti, di parole se ne son dette fin troppe".

Qui iniziano le domande a Mondonico.
Con che spirito riparti, è una rivincita?
"Rivincita? Su chi? Non ho nessuna rivincita da prendermi. Quando ho ricevuto la chiamata del presidente sono stato subito interessato perchè con lui c'è un rapporto che va al di là dei tempi, dell'anno scorso. Era difficile dire no alla Cremonese che sta attraversando un momento particolare ma non voglio sentir parlare di rivincite, quello che è successo è successo. Il calcio è questo. In questi mesi ho seguito le vicende della squadra e dalle vostre cronache ho capito che si paga una situazione particolare, che peraltro devo in un certo senso guardare con realismo, se no non sarei qua. Mi è giunta questa prova di fiducia e stima e cercherò di ottenere il massimo con i mezzi a disposizione. Ho ricevuto un trattamento economico giusto perchè se Vieri prende quello che prende all'Atalanta, è giusto che io l'accetti per la Cremonese (Arvedi sorride e tocca un braccio a Mondonico, invitndolo a proseguire...). Sono qui per altri motivi, per il cuore. La Cremonese rappresenta qualcosa per me come dimostrano le risposte negative ad altre situazioni negli ultimi tempi, i signori di quelle squadre non so cosa possano pensare ora che sono qui..".
La squadra l'ha già vista all'opera dal vivo o in televisione?
"Dal vivo mi sono ben guardato dal farlo, non mi sembrava giusto. L'ho seguita da vicino con le vostre cronache e ho un'idea ben presente, credo non ci voglia poi molto, si tratta semmai di capire il perchè di certe cose. Ora abbiamo 4-5 giorni prima della partita di Novara, poi c'è la pausa natalizia da sfruttare per capire i motivi. Turotti, Fogliazza e il presidente comunque mi hanno già spiegato motivi e situazioni. Così mi è più facile capire cosa va e non va, poi io darò il massimo, di più non posso fare ma speriamo sia sufficiente. Nessuno però parli di miracoli o imprese, quelli li faceva qualcuno 2000 anni fa...".
Farà amichevoli per valutare la squadra?
"Durante la sosta sì, sono test inevitabili".
L'anno scorso c'era questo modulo con una punta più Zauli, quest'anno tenteremo la stessa strada?
"L'anno scorso il mercato ci ha portato su Zauli e abbiamo costruito la squadra su di lui. Ora è diverso, c'è una alternativa che si chiama Guidetti, dobbiamo sfruttare questo ragazzo che peraltro già a gennaio scorso si sperava potesse arrivare. In più non dobbiamo dimenticarci Temelin e Graziani che lo scorso anno hanno segnato 33 gol in due".
E' quindi possibile una convivenza con Temelin?
"L'anno scorso Temelin a inizio campionato non dava... Abbiamo esplorato le ragioni. Non dava per problemi fisici e perchè non dormiva per la nascita della figlia, poi una volta sistemato fisicamente ha fatto filotto (come vedete, Mondo qui glissa un po' sulla domanda, prudentemente, Nda). L'attacco non è un problema, i problemi sono dietro dove dovremo cercare di predisporre la fase difensiva ideale per evitare di subire gol, finora ne abbiamo presi una ventina, più delle altre squadre di vertice. Segnare più gol e prenderne meno resta il segreto del calcio".
La rosa dovrà mescolare vecchi e nuovi.
"Non è che si tratta di emeriti sconosciuti per i nuovi, magari li conosco meno ma c'è solo da capire come stanno fisicamente e mentalmente".
Sul mercato cosa possiamo dire?
"Ci sono Turotti e Fogliazza per questo fortunatamente: per il resto lasciatemi osservare almeno qualche allenamento".
Lo staff tecnico come sarà composto?
"Lo stesso dell'anno scorso con Venturato come secondo e Bizioli preparatore atletico. Oggi Venturato non c'è per un problema famigliare ma sarà d'ora in poi. Ho chiamato il mio amico Finardi a darmi una mano nel frangente. E come sempre ha risposto".
Fin qui Mondonico. Ma dalle risposte, dalle scelte, si può arguire che molto può cambiare d'ora in avanti alla Cremonese.
Mondo, d'altronde (non lo ha detto lui...), ha carta bianca.
Fonte:Alexandro Everet (Il vascello)

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